Martin vince il Memorial Berruto dei record

In questi giorni il calcio piange Johann Cruijff. Uno che valeva Maradona o Pelè ma che è stato frenato dal nome. In tanti lo hanno storpiato in Cruyff e sulla pronuncia ci si è sbizzarriti tra Cruif, Croif, Crof, Craif e chi più ne ha più ne metta (quando diventerò campione del mondo, sottolineo che la dicitura corretta è D’Ingiullo e diffidate dai manipolatori che omettono apostrofi e invertono vocali). Ma anche negli scacchi c’è chi ha pagato per la pronuncia sbagliata del proprio cognome. E’ Tiziano Martìn da leggere con accento sull’ultima sillaba o alla francese e troppo spesso ribattezzato all’inglese  come un qualunque Màrtin. Che fosse simpatico lo sapevamo. Che avesse di gran lunga la migliore calligrafia del mondo scacchistico, era noto da tempo. Che fosse bravo strategicamente non avevamo dubbi. Eppure, la sua vittoria al Memorial Berruto 2016 è una bella sorpresa ed è il giusto riconoscimento per aver dato il meglio nel momento decisivo in un torneo combattutissimo. Proprio all’ultimo turno a dirimere la questione è stato il successo contro Carlo Ferretti, relegato così al quinto punto. Al secondo posto quindi Francesco Malano (5 punti come il vincitore), mentre seguivano i coriacei Di Chiara e Manunta. Splendida prova del giovane Gabriele Zenere che ha chiuso a 4 punti e che è destinato a scalare rapidamente le categorie nazionali per approdare a quelle magistrali. Molto bene anche Emanuela Petrini che ha conquistato la seconda categoria nazionale: un punto di partenza per nuovi traguardi. E l’invincibile armata che difende i colori di Nichelino al Campionato Italiano a Squadre? Di Manunta abbiamo detto, mentre sugli altri c’è poco da dire. Prendiamola come una parentesi e attendiamoci da Alaimo, Finamore ma anche dallo stesso Marguati un pronto riscatto nei prossimi appuntamenti. E se si riscattano tutti, da buon capitano riscatterò anche me stesso. Nel torneo B, largo ai campioncini della Scacchistica Torinese con Giorgio Gola che precede sul filo di lana Matteo Gatti e Giuseppe Bergoglio che giovanissimo non è, ma che ha dimostrato tutta la sua classe  nel’assegnazione dei premi.
Permetteteci di riportare con un certo orgoglio che oltre 40 partecipanti sono una cifra straordinaria per il momento e in controtendenza con lo scenario regionale. Ma il Memorial Berruto ha sempre avuto qualcosa di speciale in linea col valore del signore a cui è intitolato

Le foto della premiazione e dei festeggiamenti sono disponibili A QUESTO LINK